Quando vogliamo realizzare qualcosa di importante e soprattutto sfidante partiamo con tante belle intenzione e gambe in spalla.
Il bello è che ci crediamo. Voi direte: cosa c’è di sbagliato nel crederci? Be…diciamo che crederci non va confuso con un momento di euforia, molto vacua e inconsistente.
Crederci è qualcosa che presuppone un’importante livello di predittività del risultato atteso. Altrimenti come leader non saremmo affidabili. E quindi va da sé che se un risultato è frutto di una nuova esperienza prima di ogni cosa serve la STRATEGIA. Ecco generata la complessità.
E allora? Troppo difficile. Vi propongo proprio di riflettere su quante volte mettiamo in campo intenzioni senza averne testato la credibilità, o comunque aver creato un piano B.
Proviamoci insieme. Mettiamo che molti di voi, veri leader, abbiano a cuore il BENESSERE nell’ambiente di lavoro; non solo lo dichiarano apertamente ma mettiamo che ogni giorno siano impazienti per verificarne i risultati.
Domanda: come può essere che il solo desiderio, valore, aspirazione in sé produca “benessere”?
Sono stata in un’azienda in corsa per un’importante cambiamento di management e quando ho chiesto come concretamente investono per realizzare i loro valori mi hanno risposto: “verifichiamo che insieme ai risultati produttivi ogni giorno abbiamo messo in pratica ciò che c’è scritto nella nostra Bibbia”.
Molto incuriosita ho chiesto al direttore HR che mi facesse un esempio pratico di quanto stava affermando( in tutta onestà avrei voluto vedere la Bibbia ma mi sono trattenuta).
L’esempio riportato è stato, con mia grande gioia e sorpresa, che quando durante il giorno di lavoro si incontra qualcuno seduto a meditare questa è prova che le persone stanno cercando le loro soluzioni.
Se non fossi la coach evolutiva che sono, oltre che facilitatrice di Mindfulness, vi direi che non ci avrei creduto. Ma siccome so che tutto questo si chiama COERENZA, e so anche che esercitarla è veramente possibile, non solo mi sono complimentata ma ho trovato la cosa del tutto semplice e naturale.
Morale: se non si ha una strategia per mettere a terra il cambiamento e soprattutto se non si fa nulla di pratico per ottenerlo il rischio è che poi non ci creda più nessuno.
E allora fai le cose semplici. Agisci tu per primo e vedi giorno dopo giorno quell’azione mirata dove ti porta.…noterai che “qualcosa cambia davvero” se non altro perché solo “l’azione” cambia!
2 pensieri su “COMPORTAMENTI CHE FANNO LA DIFFERENZA”
Condivido, l’azione è fondamentale per iniziare a vedere il cambiamento. Perseveranza e strategia fondamentali per raggiungere gli obiettivi. Tutto parte da noi stessi, autostima e voglia di riscatto (almeno nel mio caso), danno quella spinta per fare 1 percorso personale di crescita
Lorena P.
Grazie Lorena per la tua testimonianza. Questo rinforza ciò che si diceva in merito al rimanere focalizzati su ciò che davvero conta per ognuno di noi. Andare alla sorgente della motivazione e agire guidati dalla stessa…