IL FENOMENO DEL CAMBIAMENTO: LA NEUROLOGIA DELLA MINDFULNESS

Quante volte abbiamo potuto constatare come è difficile cambiare comportamento?

Ci impegniamo spinti dal desiderio di vederci “diversi” da quello che siamo oggi. Pensiamo ad esempio cosa significa cambiare stile di alimentazione. Quante promesse che ci facciamo convinti che “domani” sarà il giorno giusto.

Domani….può essere considerato uno spostamento della responsabilità personale su qualcosa che è fuori di noi, che non ha potere. Domani arriverà così come dopodomani e l’altro ancora ma se non cambia qualcosa in noi che ci fa assumere un approccio propositivo e volitivo tutto rimarrà incredibilmente uguale.

Si è parlato di motivazione, di meaning del cambiamento, della forza attrattiva del desiderato.

Tutto vero.

La notizia che ci incoraggia arriva dalle scienze sulla formazione e funzionamento del cervello, sulla sua plasticità e possibilità di mutare. Sappiamo che il nostro il cervello, organo molto complesso e delicato, è costituito da miliardi di neuroni che si accendono di continuo e che producono continui e nuovi apprendimenti. Il tutto quindi è direzionato alla nostra responsabilità di scegliere COME utilizzarlo. La questione chiave è capire che il nostro cervello è costantemente in cambiamento e tante volte, non sempre è a nostro beneficio.

Ad esempio quando siamo distratti, ansiosi o impazienti per molto tempo, perdendo il controllo della situazione, il nostro cervello riceve input sfavorevoli per la riproduzione neurale.

Alcuni studi hanno dimostrato che lo stress può ridurre la materia grigia dell’ippocampo, la regione responsabile della memoria e dell’apprendimento alterando così la capacità del cervello di essere plastico e in grado di creare nuovi neuroni e nuove connessioni.

Ecco, quello che si è compreso grazie alla neuroplasticità è che se si vuole cambiare comportamento è necessario che lo si favorisca intenzionalmente attraverso l’attivazione delle parti del cervello deputate all’apprendimento. Il comportamento cambia quando cambio il cervello. Non è una cosa che risponde ad un comando. Curiosità, creatività,focalizzazione, presenza, intuizione.

Ecco che la Mindfulness è un training di stimolazione neurologica che favorisce FOCALIZZAZIONE e CONSAPEVOLEZZA, due funzioni della mente che lavorano sulla plasticità del cervello.

Rimanere focalizzati di fronte alle molte distrazioni del nostro tempo è una grande sfida.

Essere FOCALIZZATI significa essere attenti a ciò che davvero vogliamo, a seguire la traiettoria che ci siamo dati, a puntare nella direzione che abbiamo deciso. La focalizzazione è ESSENZIALE per raggiungere i nostri obiettivi.

La CONSAPEVOLEZZA è un ‘altra dimensione critica da perseguire.

Possiamo definirla come l’abilità di riconoscere cosa accade intorno a noi e nella nostra mente al fine di disporre di scelte vere e allontanarsi dal “pilota automatico” della reazione.

Se si è consapevoli che si è sfocalizzati, distratti, con la mente vagante ecco che ci si può rifocalizzare e andare avanti.

Focalizzazione e Consapevolezza sono abilità che si alimentano vicendevolmente, vanno di pari passo. Voglio descrivervi come avviene il processo di attenzione e re-indirizzamento che si ha grazie alla Mindfulness. Vediamolo brevemente:

1) Quando ci focalizziamo sul respiro, portando attenzione a questa dimensione, di fatto stiamo allenandoci alla focalizzazione e quindì agisce la parte del cervello, la corteccia prefrontale, deputata all’apprendimento.

2) poco dopo, ci accorgiamo che il nostro “pensiero” ci sposta, la nostra mente vaga, si distrae, crea interferenza nell’esperienza di focalizzazione e questo è un meccanismo naturale. Potremmo anche dire utile perchè ci fa comprendere come funziona le nostra mente.

3) a questo punto scatta la consapevolezza nell’osservare, senza alcun giudizio, questo naturale vagare della nostra mente…di come funziona, di ciò che accade in quella zona del cervello compresa la sua parte emozionale.

4) ecco che di nuovo interviene l’intenzione di riportare focalizzazione sul respiro re-indirizzando la mente, con disciplina e gentilezza.

Un vero training per apprendere come fare un buon utilizzo delle nostre facoltà e risorse attraverso la Mindfulness. La psicologa e docente Shauna L. Shapiro ha coniato l’acronimo I.A.A. dove per I sta Intention, A sta Attention e di nuovo A sta Attitude.

Come si può notare le attitudini della Mindfulness possono essere sviluppate a condizione che ci sia l’intenzionalità di far lavorare i nostri neuroni nella direzione dell’attenzione. Possiamo definire questo un vero ciclo VIRTUOSO DELL’ATTENZIONE.

Vi segnalo il video di Shauna L. Shapiro, molto concreto e davvero piacevole da seguire.

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