Natale è il momento in cui tutto tace e si prova un senso di unione.
Le famiglie sentono il desiderio di incontrarsi, di fare pausa dalle molte attività dell’anno, di dedicare il tempo a stare insieme.
Gli amici si augurano di continuare a divertirsi insieme, auspicano che l’anno nuovo sia prospero e pieno di novità positive.
Ognuno di noi vede nel Natale l’opportunità di “ri-trovarsi”..
Quella di fare il bilancio dell’anno che sta volgendo al termine e alcuni di noi si sentono grati per aver ricevuto tanto.
Altri guardano all’anno che arriva con speranza. Si spera che qualcosa cambi.
Comunque sia la speranza vince sempre.
Di fatto il 1 Gennaio dell’anno nuovo non porta nulla veramente di nuovo.
Questo ci fa comprendere come attribuire qualcosa di magico al nuovo anno sia dettato dal bisogno di “dare” responsabilità a qualcosa fuori di noi. Sperare che qualcosa si muova.
Quante volte ci siamo detti questo: speriamo che qualcosa cambi, che finisca questo momento e si possa vivere con un pò di Luce.
Ci perdiamo una grande Verità. Che la Luce è a nostra disposizione ogni giorno e che probabilmente dobbiamo imparare a premere l’interruttore che l’accende. Sembra una favola e invece è una semplice realtà.
Imparare a riconoscere che il cambiamento siamo noi, sono le nostre coraggiose scelte, sono la capacità di guardarsi dentro e cercare in noi stessi le risposte. Guardarsi dentro non significa analizzarsi, torturarsi o addirittura punirsi. Tutt’altro. Significa osservarsi, conoscersi, seguire con curiosità le abitudini e il nostro modo stabile di vivere le esperienze, di giustificarle, di significarle.
Il Natale è “nascita” e nascere è possibile quando recuperiamo la gioia del nuovo. La novità è talvolta vista come una complicazione perchè abbiamo perso la curiosità del bambino, quello che nella Mindfulness chiamiamo la “mente del principiante”.
Con questa freschezza possiamo rinnovarci e ri-trovarci.
Vi auguro che queste parole, semplici e nello stesso tempo profonde infondano a voi e alle persone care il vero senso del Natale.
Nascere umili per vedere tutto con gli occhi della Meraviglia.
Buon Natale,
Rosella Egione