COME LA MINDFULNESS RENDE MIGLIORE UN LEADER

Come la Mindfulness rende migliore un Leader

Essere un Leader non è solo una questione di responsabilità.


Essere un Leader è elevare una delle qualità più umane che esistano: quella di essere al servizio di uno scopo.



Il viaggio all’interno di questo tema ha portato studiosi, ricercatori, consulenti ad arricchire pareri e convinzioni tanto che si è passati, negli ultimi anni, dal considerarlo una vera qualità umana piuttosto che un ruolo manageriale.



Si è cercato di comprendere, osservando autorevoli leaders inseriti nei contesti vulnerabili e incerti, cosa facesse la differenza nella loro “guida”fino ad arrivare a parlare di Umiltà del leader (Ken Blanchard). 



Umiltà nel gergo comune è attribuito a qualcosa che ha poco valore.

Differentemente da questo, un Leader che offre un approccio umile è un Leader che può riconoscere, accogliere, mitigare, sostenere, condividere.

Si tratta di attitudini che vanno nella direzione di creare comunità, infondere senso di appartenenza, permettere che le persone si sentano un Valore vero.

La direzione di oggi è una direzione che facilita la presa di coscienza dello scopo, senza il quale il senso di appartenenza non può generarsi.



La Mindfulness  (ovvero l’attitudine ad essere presenti senza preferenza) offre un approccio al coltivare attenzione, comprensione, compassione, focalizzazione, accettazione e non giudizio.



Soprattutto aiuta i Leaders a rimanere “presenti” nella comunità che vivono, a rendersi conto realmente di ciò che la comunità attraversa, a infondere nella stessa l’attitudine del distacco, del discernimento, dell’impermanenza.



Un Leader Mindful è un leader che quotidianamente presta almeno 15 minuti del suo tempo per aumentare lo spazio tra se stesso e la sua reattività.


Prende del tempo per coltivare lo spazio che  aiuta a non identificarsi con il problema ma con le risorse.

Osservare e confidare sono stati della mente che si trasferiscono all’azione. All’azione che cambia il risultato e le relazioni.



Spesso diciamo di voler sostenere un cambiamento e lo rimandiamo perchè non ne “abbiamo il tempo”.
 Il tempo migliore è il tempo di oggi, il tempo del fare, il tempo del produrre.
 Si chiama pratica informale.



E’ solo una questione di pratica.
 Facile a dirlo, meno a sostenerlo….
Possibile se lo scegliamo veramente.

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